Campioni nello Sport e nella Vita

Marco Di Zazzo in partenza per gli europei di Kudo, un infermiere sportivo e insegnante la cui esperienza ha emozionato i giovani dell'Itis Majorana.

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Personale scolastico

Cassino – Campionato europeo di Kudo, la partecipazione dell’atleta Marco Di Zazzo presentata all’Itis Majorana.

Dall’invito ad una Festa dello Sport a scuola è nata una entusiasmante collaborazione. L’utilizzo della modernissima palestra, la preparazione atletica con il prof. Calarco.

A maggio scorso ha partecipato, con la nazionale italiana, al campionato mondiale di kudo che si è svolto in Giappone, ora è in partenza per la Lituania, dove tra pochi giorni prenderà il via il campionato europeo. Marco Di Zazzo, 34 anni, ancora una volta onora la città di Cassino grazie ai suoi meriti sportivi. Una grande passione e tanti sacrifici, condivisi quotidianamente con il suo preparatore, il Ph.D. Francesco Calarco, docente dell’Itis Majorana di Cassino.

Ed è proprio in questo istituto scolastico che sono stati illustrati alla stampa i dettagli di questa importante partecipazione all’European KUDO Championnship in programma dal 29 ottobre. Il motivo è presto detto: Marco Di Zazzo, partecipando ad una Festa dello Sport a fine anno scolastico, è rimasto praticamente ‘folgorato’ dal Campus Majorana. Lì ha suscitato, con il racconto della sua storia umana e sportiva, grande entusiasmo e di lì a poco è nata una proficua collaborazione. Il dirigente scolastico,  il prof. Pasquale Merino, gli ha concesso la possibilità di allenarsi all’interno della modernissima palestra dell’istituto.

E’ stato solo l’inizio, perché lo sportivo ha potuto anche usufruire dei servizi multimediali e, cosa ancora più importante, avviare un percorso di preparazione atletica innovativo con il professor Calarco, autore di un libro di prossima uscita sul Colossus Method. “Un libro – sottolinea il docente, che nella vita professionale è anche un fisioterapista – che farà molto rumore perché controcorrente rispetto alle tecniche tradizionalmente utilizzate”.

La ‘cavia’, come sportivo di punta, è stato proprio Marco Di Zazzo, che ora è prontissimo per affrontare la sfida europea di Kaunas.

Chiedere a Marco cosa significa per lui il kudo non è questione di parole: basta lo sguardo che si illumina. “Insegno in una palestra, sono infermiere all’ospedale di Cassino, ho poco tempo libero e mi alleno moltissimo. Ma tutto questo mi gratifica, perché questo sport è la mia vita. E’ un’arte marziale nata come stile di karate a contatto pieno, nata negli anni ’80. Una disciplina con tutti i tipi di percussione e tutte le tecniche di lotta senza esclusione di colpi. Mi ha subito affascinato perché mantiene i principi morali delle arti marziali e per la difesa è sicuramente tra le più efficaci”.

Nella conferenza stampa, che ha sottolineato la valenza dell’attività sportiva non solo agonistica e le sue ricadute sulla vita di relazione, è stata anche l’occasione per evidenziare una criticità non da poco: tra i sacrifici enormi che un atleta ad alti livelli come Di Zazzo deve fronteggiare, c’è spesso anche la necessità di combattere le difficoltà della vita di tutti i giorni. Come quella di dover conciliare ritmi di lavoro e turni notturni (essendo infermiere) che non gli vengono risparmiati. “Non c’è ancora una sensibilità rispetto a questo tipo di esigenza – ha sottolineato il prof. Calarco – soprattutto nel pubblico impiego. E questo significa dover affrontare ulteriori sforzi e sacrifici per raggiungere la forma giusta in previsione di un grande risultato”.

La conferenza stampa è stata moderata dalla prof.ssa Rita Matera, responsabile del progetto comunicazione e redazione giornalistica AD Majorana. I giovani reporter, che hanno a disposizione anche Radio Majorana, hanno seguito l’incontro con entusiasmo, realizzando ovviamente un reportage multimediale.

 

 

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